La Guardia di Finanza in collaborazione con il M.I.U.R e con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha sviluppato un progetto rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie che mira a creare e diffondere il concetto di sicurezza economica e finanziaria, affermando il principio della “convenienza” della legalità economico finanziaria, puntando a stimolare nei giovani una maggiore consapevolezza del delicato ruolo rivestito dalla Guardia di Finanza .
Nella sostanza il progetto si articola in una serie di incontri tra gli uomini delle fiamme gialle e gli studenti nell’ottica della spiegazione delle dinamiche della lotta agli illeciti fiscali, alle falsificazioni, alla contraffazione, e all’uso e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Come si legge in una nota della Guardia di Finanza lo scopo primario è quello di aiutare i ragazzi “ad apprezzare il valore della legalità economica, non per paura delle relative sanzioni, ma per la sua utilità sociale ”.
All’interno di questo percorso educativo si inserisce anche un concorso che rende gli studenti protagonisti attivi dal titolo “ Insieme per la legalità”, la cui partecipazione è aperta a tutti gli studenti della scuola primaria e secondaria dell’intero territorio nazionale e avrà scadenza il prossimo 30 aprile.
Ciascun partecipante è chiamato a sviluppare un elaborato scegliendo tra tre distinte sezioni:
a) sezione grafica: disegno, collage, mosaico, fumetto;
b) sezione audio-video: cortometraggio, spot, clip musicale per una durata massima 3 minuti;
c) sezione fotografica: fotografia a colori, in bianco e nero, fotomontaggio.
Come ogni concorso, anche questo prevede dei premi finali diversificati in base al grado della scuola di appartenenza e spaziano da un soggiorno montano di 7 giorni a un corso di vela a una minicrociera su una nave scuola.
Per approfondire le modalità di partecipazione al concorso è possibile consultare i siti www.istruzione.it oppure www.gdf.gov.it. Entro il 30 aprile gli elaborati dovranno pervenire sulla casella di posta elettronica educazione@gdf.it.
Fonti: Gdf.gov.it / Istruzione.lombardia.it
Foto: newsabruzzo
Esubero Dipendenti Pubblici, le acque iniziano a muoversi.
Quattro mesi dopo la firma definitiva della Spending Review arrivano i primi dati sull’esubero dipendenti pubblici, almeno per quel che riguarda i lavoratori dello stato. Ma si tratta soltanto dei primi dati, il primo step, c’è ancora molto da fare e molto da tagliare.
La cifra recentemente annunciata dal Governo è di 4.028 dipendenti statali in eccesso, ma questo non significa che gli altri, i dipendenti pubblici in generale possono essere tranquilli perché ce ne sono molti che non conoscono ancora i proprio destino, causa l’esubero dipendenti pubblici.
Inizialmente si parlava di 6.000 lavoratori, nell’esubero dipendenti pubblici, e questa cifra, se paragonata con i 4.000 di cui parlavamo prima, potrebbe indicare una diminuzione rispetto ai dati iniziali ma non è così perché questi dati, i 4.028 dipendenti statali in esubero dipendenti pubblici, corrispondono soltanto ad una parte delle amministrazioni e, in aggiunta, del personale “non dirigente”.
La legge di stabilità approvata pochi mesi fa dal governo monti prevede un taglio del 20 % dei dirigenti e del 10 % dei dipendenti statali. Questo significa in poche parole dare l’addio a circa 24mila lavoratori in totale, sugli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici.
Per tanto, la cifra di esubero dipendenti pubblici data in questi giorni crescerà, e non poco. Una prima stima rileva a 487 le unità superflue nel personale dirigente, una cifra che già incrementa la portata del restyling ma che, però, è tutto fuorché definitiva.
Il governo monti intende risparmiare fino a 392 milioni di euro con le manovre per l’esubero dipendenti pubblici. A questi bisogna aggiungere altri 50 milioni per l’esubero dipendenti pubblici – dirigenti.
Se inoltre teniamo presente che nei conteggi di esubero dipendenti pubblici non sono ancora stati conteggiate le persone che lavorano presso i Ministeri Interni, Esteri e Giuistizia, né i dipendenti dell’INPS, INPDAP e le Forze Armate, le cifra saliranno molto di più.
Il consulente del Consiglio dei Ministri e capo Dipartimento della Funzione pubblica, Antonio Naddeo, ha affermato che “abbiamo calcolato che una buona parte di questi 4.028 dipendenti andrà in pensione o in pre-pensionamento con i requisiti pre-Riforma Fornero….Non trascuriamo il fatto che questa prima stima comprende solo cinquanta amministrazioni, con 95.000 dipendenti, e mancano all’appello vari ministeri. Le riduzioni sulle cinquanta amministrazioni prese, per ora in esame, dovrebbero portare circa 400 milioni di euro di risparmio”.
Fonte: Leggioggi, Il sussidiario.net
-Lo Stato Maggiore della Marina Militare ha pubblicato la nuova normativa che regola il trattamento economico dei militari e l‘indennità di missione nazionale Marina.
Con riferimento agli Organismi centrali di Rappresentanza, nei casi in cui l’Amministrazione non sia in grado di assicurare ai delegati di tutte le sezioni la fruizione presso proprie strutture di livello equivalente, agli stessi dovrà essere garantito il medesimo regime di trattamento economico di missione. Con eccezione di quelle fattispecie in cui la natura della missione sia ex se incompatibile con il ricorso a strutture dell’Amministrazione (es: missioni di natura riservata).
Nella circolare sull’indennità di missione nazionale marina, lo Stato Maggiore richiama specialmente l’attenzione dei comandi che dispongono le missioni in quanto è la loro responsabilità fare rispettare i trattamenti per i marinai impiegati. Nel caso in cui, i comandi responsabili rilevino che i requisiti, sull’indennità di missione nazionale marina, non sono stati rispettati dovranno agire o inviare il militare in missione secondo il normale sistema di rimborso delle spese e piè di lista, con i limiti di importo in vigore.
Inoltre, lo stato maggiore della difesa considera necessario porre particolare attenzione alle missioni di lunga durata e con finalità di formazione o addestramento in quanto possono risultare molto costose.
Lo Stato Maggiore della Marina determina, nella circolare sull’ indennità di missioni militari marina, che gli alloggi per il personale devono rispettare questi requisiti:
- Letto singolo e autonomo locale igienico
- Armadio, comodino, scrivania, sedia, lampada da tavolo e da comodino, tv, condizionatore e mini frigo.
- Servizi di cambio lenzuola almeno settimanale, servizio di pulizia settimanale, somministrazione di materiale di igiene personale, servizi di portierato
Agli appartenenti alla Marina Militare con vitto e alloggio a carino dell’Amministrazione
TIPO DI MISSIONE | INDENNITA’ DI MISSIONE PER CORSI | INDENNITA’ DI MISSIONE ORDINARIA |
Missione con vitto e alloggio a totale carico dell’amministrazione | Diaria al 60 %. Senza maggiorazione giornaliera di 17 euro | Diaria al 60 %. Con maggiorazione giornaliera di 17 euro |
Altrimenti, al personale che corrisponde alcun tipo di spesa:
TIPO DI MISSIONE | INDENNITA’ DI MISSIONE PER CORSI |
INDENNITA’ DI MISSIONE ORDINARIA |
Missione tra 4 e 8 ore | Diaria oraria nella misura intera | Diaria oraria nella misura intera |
Missione tra 8 a 12 ore, con titolo ad un solo pasto non a carico dall’Amministrazione | Diaria al 40 % oltre al rimborso di un pasto | Diaria al 40 % oltre al rimborso di un pasto |
Missione superiore a 12 ore, con pernottamento in albergo e 1 o 2 pasti non a carico dell’Amministrazione | Diaria al 40 % oltre al rimborso di albergo e pasto non a carico dell’Amministrazione | Diaria al 40 % oltre al rimborso di albergo e pasto non a carico dell’Amministrazione |
Missione con alloggio ed un solo pasto a carico dell’amministrazione, in caso di impossibilità di quest’ultima a somministrare un pasto (meridiano serale) | Diario al 40 % senza maggiorazione giornaliera di 17 euro, oltre al rimborso di un pasto non a carico dell’amministrazione |
Diario al 40 % senza maggiorazione giornaliera di 17 euro, oltre al rimborso di un pasto non a carico dell’amministrazione |
Missione con solo vitto a carico dell’Amministrazione (anche a mezzo di buono pasto) | Diaria al 60 % | Diaria al 60 % |
Fonte: forzearmate
Roberta Buscherini
Concorsi Corpo Forestale dello Stato – Convocazione al 38 corso per 222 vice ispettori
Il ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha pubblicato un decreto per convocare i 222 forestali, presenti nelle graduatorie approvate con Decreto 10 novembre 2009, del concorso per vice ispettori (20 dic. 2004) al 38 corso per la nomina al ruolo.
Il corso per vice ispettori, parte dei concorsi corpo forestale dello stato, inizierà il prossimo 17 dicembre presso la Scuola del CFS, a Rieti e Ceva (CN).
I dipendenti convocati, risultati idonei ai concorsi corpo forestale dello stato, devono presentarsi nelle sedi assegnate (segui link in fondo all’articolo) entro le 12.00 per iniziare il corso.
Il 38 corso di vice ispettori avrà una durata di 6 mesi e prevede vitto e alloggio, presso la scuola di formazione assegnata. Inoltre, avrà diritto ad un trattamento ridotto di missione in base alle normative vigenti.
Segue questo link per accedere all’elenco del personale presente nelle graduatorie dei concorsi corpo forestale dello stato e vedere le sedi di formazione attribuite.
Per i concorsi corpo forestale dello stato, la formazione e l’addestramento sono imprescindibili. In questo senso, esiste un’ampia e accurata pianificazione di tutte le attività formative annue che hanno l’obiettivo di garantire la sicurezza in montagna e il rispetto alla biodiversità.
La maggior parte dei corsi e concorsi corpo forestale dello stato hanno la missione di formare dipendenti specializzati nella “difesa del patrimonio agroforestale italiano e del controllo territoriale, con particolare riferimento proprio alle aree rurali e montane del Paese; nella tutela dell’ambiente, del paesaggio e dell’ecosistema; nella conservazione delle biodiversità e monitoraggio ambientale”.
Fonti: Fns Cgil // CorpoForestale.it
Scatti di anzianità docenti
Novità riguardo gli scatti di anzianità docenti: sono stati salvati dal governo, una volta scartato l’aumento delle ore settimanali ma l’ambiente è un po’ freddo dovuto alle dichiarazioni dei principali rappresentanti politici in Italia, Monti e Napolitano, che hanno detto rispettivamente “i corporativismi spesso usano anche i giovani per perpetuarsi” e “non si può restare prigionieri di conservatorismi e corporativismi, come proprio ieri ha sottolineato il presidente Monti”.
Ecco qui che gli insegnanti sono stati accusati di troppo corporativismo. Voi cosa ne dite? Magari è stato l’unico modo per andare avanti e farsi sentire davanti alle continue modifiche e tagli previsti dal governo, giusto o sbaglio?
I soldi per coprire gli scatti di anzianità docenti, 300 milioni circa, sono stati trovati dai fondi scuola, in pratica l’onere dei risparmi è stato affidato ai sindacati stessi. Questi soldi garantiscono gli scatti di anzianità docenti corrispondenti a 2011 e 2012, ma anche quelli corrispondenti a ausiliari, dirigenti scolastici, tecnici e amministrativi. Nel tutto, 180.000 dipendenti pubblici.
Nello specifico i 300 milioni necessari arriveranno dal Fondo di Istituto (dotazione di oltre un miliardo) il fondo dotazioni strumentali, aree a rischio, incarichi specifici Ata.
Riguardo alle novità sulle procedure per il pagamento degli scatti di anzianità docenti, sono arrivate le prime critiche, nel concreto il segretario Flc-Cgil Pantaleo: “È il gioco delle tre carte. L’onere del pagamento si scarica sui lavoratori che dovranno rinunciare a una parte del salario accessorio, quello finalizzato al miglioramento dell’offerta formativa, cioè il valore aggiunto alla didattica. Gli scatti di anzianità docenti verranno pagati dagli stessi lavoratori, ma anche dagli studenti che avranno meno offerta formativa”.
D’altra parte, il coordinatore della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, la vede in questo modo:
Fonti: Gilda degli Insegnanti, Blitzquotidiano