This entry was posted on mercoledì, giugno 24th, 2015 at 07:36 and is filed under Polizia Penitenziaria. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Se prima l’accesso per entrare nel corpo della polizia penitenziaria passava attraverso la ferma nelle forze armate, come peraltro accade per la maggior parte di tutte le forze dell’ordine, ora non è più così.
L’articolo 10 del decreto legislativo num. 8 del 28 gennaio 2014 ha introdotto infatti, a partire dal 2016 che per i concorsi pubblici non ci sia più l’esclusivo accesso a coloro che hanno svolto servizio all’interno delle forze armate.
Entrando nel dettaglio di quanto prevede questo articolo, nel biennio 2016/2017, i concorsi pubblici per entrare nel corpo di polizia penitenziaria verranno banditi considerando che il 50% dei posti previsti saranno destinati agli appartenenti alla vita civile.
Dal 2018 in avanti poi tale percentuale salirà fino al 75%.
I requisiti previsti però per l’accesso anche per i civili dovranno rispondere a regole precise, che verranno specificate, come di solito, nei singoli bandi di concorso.
L’avvicinamento tra mondo civile e militare potrebbe anche aiutare quella operazione di disgelo tra i due universi che negli ultimi anni ha creato un solco che appare incolmabile tra buoni e cattivi e che hanno portato anche alla strumentalizzazione di fatti di cronaca a discapito dei baschi blu, dipinti in più occasioni come delle guardie manesche e torturatrici.
Se da un lato i sindacati di categoria iniziano a vedere di buon occhio la prospettiva di una unificazione tra le forze dell’ordine, legata a una maggiore efficienza delle stesse e a un minore carico di lavoro per singoli comparti, così come anche l’estensione e in un certa qual modo un avvicinamento tra il mondo civile e quello in divisa, dall’altra parte le perplessità rimangono.
Prima di tutto legate al fatto che il tema di armonizzazione delle carriere del corpo di polizia penitenziaria con quelle degli altri appartenenti alle varie forze di polizia attualmente presenti sul territorio italiano è ancora dibattuto e non risolto.
Fonte: sappe / polpen
Valentina Stipa