This entry was posted on giovedì, giugno 21st, 2012 at 08:55 and is filed under Dipendenti Statali. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Un totale di 10.000 lavoratori, tra dirigenti e dipendenti pubblici, dovranno essere ricollocati dopo il taglio previsto dal Governo per questo state. Questa volta però, è diverso in quanto si dovrebbe ricorrere alla mobilità per questi dipendenti. Fino ad ora invece, si ricorreva a rivelatisi fittizi, perché avevano inciso sugli organici, mentre le presenze effettive erano in realtà già assottigliate per effetto del blocco del turnover e della corsa ai pensionamenti, secondo ha pubblicato Il Sole 24 ore.
Ora bisogna aspettare le notizie del Governo che riceverà nei prossimi giorni le richieste dalle amministrazioni interessate a questi ricollocamenti. Si tratta di risposte ad una circolare con la quale i diversi enti pubblici e statali sono stati invitati ad indicare gli organici e le presenze effettive a fine dicembre 2011, le riduzioni previste entro marzo e le eccedenze dopo i tagli.
È in quest’ultimo caso quando saranno applicate, sicuramente, le procedure di mobilità: personale in esubero ricollocato nella stessa amministrazione sempre che sarà possibile. Se non lo è, si potrà impiegare il personale in eccedenza nell’ambito della stessa regione o spostarlo in altre regioni.
Questa mobilità potrebbe essere soltanto il primo passaggio di un’aggressiva riorganizzazione generale prevista nella manovra del Governo Monti. Fino ad ora, si è applicata in modo sperimentale in alcuni ministeri come la Difesa o l’Interno, nei quali si stanno già studiando misure per razionalizzare le spese e accorpare uffici e strutture: ipotesi che a una prima stima potrebbero produrre circa 100 milioni di euro di risparmi.