This entry was posted on mercoledì, novembre 28th, 2012 at 10:10 and is filed under Dipendenti Statali. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Scatti di anzianità docenti
Foto: Scuola Magazine
Novità riguardo gli scatti di anzianità docenti: sono stati salvati dal governo, una volta scartato l’aumento delle ore settimanali ma l’ambiente è un po’ freddo dovuto alle dichiarazioni dei principali rappresentanti politici in Italia, Monti e Napolitano, che hanno detto rispettivamente “i corporativismi spesso usano anche i giovani per perpetuarsi” e “non si può restare prigionieri di conservatorismi e corporativismi, come proprio ieri ha sottolineato il presidente Monti”.
Ecco qui che gli insegnanti sono stati accusati di troppo corporativismo. Voi cosa ne dite? Magari è stato l’unico modo per andare avanti e farsi sentire davanti alle continue modifiche e tagli previsti dal governo, giusto o sbaglio?
I soldi per coprire gli scatti di anzianità docenti, 300 milioni circa, sono stati trovati dai fondi scuola, in pratica l’onere dei risparmi è stato affidato ai sindacati stessi. Questi soldi garantiscono gli scatti di anzianità docenti corrispondenti a 2011 e 2012, ma anche quelli corrispondenti a ausiliari, dirigenti scolastici, tecnici e amministrativi. Nel tutto, 180.000 dipendenti pubblici.
Nello specifico i 300 milioni necessari arriveranno dal Fondo di Istituto (dotazione di oltre un miliardo) il fondo dotazioni strumentali, aree a rischio, incarichi specifici Ata.
Riguardo alle novità sulle procedure per il pagamento degli scatti di anzianità docenti, sono arrivate le prime critiche, nel concreto il segretario Flc-Cgil Pantaleo: “È il gioco delle tre carte. L’onere del pagamento si scarica sui lavoratori che dovranno rinunciare a una parte del salario accessorio, quello finalizzato al miglioramento dell’offerta formativa, cioè il valore aggiunto alla didattica. Gli scatti di anzianità docenti verranno pagati dagli stessi lavoratori, ma anche dagli studenti che avranno meno offerta formativa”.
D’altra parte, il coordinatore della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, la vede in questo modo: