This entry was posted on giovedì, luglio 7th, 2016 at 09:25 and is filed under Insegnanti. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
In totale, a livello nazionale, per il prossimo triennio sono previste 746.418 cattedre. Questo è quanto riporta il decreto Miur in termini di fabbisogno di organico nel prossimo triennio 2016-2018.
La Lombardia con quasi 13.500 cattedre guida la classifica delle4 regioni con un fabbisogni maggiore per il sostegno. A seguire la Campania con quasi 12.500 cattedre, il Lazio con oltre 11.000 cattedre e la Sicilia con 10.669 cattedre.
Sebbene non ci sia ancora l’ufficialità, diversi siti hanno già pubblicato un po’ di numeri, dai quali si può iniziare a farsi un’idea. Le cattedre sono suddivise così
• posti comuni 601.126 così suddivisi:
• posti di potenziamento 48.812:
• posti di sostegno 96.480 (90.034 cattedre comuni + 6.446 per il potenziamento)
Tra ricorsi e numeri la riforma della scuola voluta dal Governo attualmente in carica sta procedendo e proprio in questa ottica è stato emanato pochi giorni fa il decreto ministeriale n. 496 che dispone le operazioni annuali in vista dell’aggiornamento delle cosiddette Graduatorie a Esaurimento (GaE).
La domanda per accedere a questa procedura può essere inoltrata entro l’8 luglio prossimo, attraverso la piattaforma Miur, istanze online, e solamente in via telematica.
In parallelo continuano i ricorsi sia tramite i sindacati di categoria che tramite percorsi privati, per gli appartenenti alle categorie escluse, ovvero i docenti abilitati tramite TFA, PAS e SFP. La riforma quindi procede, è vero. Ma quanti feriti lascia sul campo? Come si può ipotizzare una serena conclusione per questa riforma?
Fonte: blastingnews / orizzontescuola
Valentina Stipa