This entry was posted on mercoledì, agosto 29th, 2012 at 07:53 and is filed under Dipendenti Statali. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
La mobilità dipendenti pubblici e un trasferimento dei dipendenti, ovvero un intercambio tra un amministrazione e l’altra. L’obiettivo della mobilità è soddisfare d’una parte le esigenze delle amministrazioni per quel che riguarda la collocazione del personale ma non solo. Tramite le operazioni di mobilità i lavoratori ha la possibilità di crescere professionalmente o modificare le proprie condizioni di lavoro.
E’ possibile dividere la mobilità in diverse categorie.
La mobilità interna riguarda un solo ente e in questo caso il dipendente viene trasferito da un dipartimento all’altro. La mobilità esterna invece, riguarda diverse amministrazioni pubbliche, regionali o interregionali. In questo caso, infatti, il dipendente viene trasferito da un ente all’altro.
Come indica il proprio nome, la mobilità volontaria è quella che risponde alla richiesta del proprio lavoratore di cambiare posto di lavoro mentre nella mobilità compensativa sono due dipendenti, con simili caratteristiche lavorative, a mettersi d’accordo per realizzare l’intercambio.
La mobilità viene regolata in Italia dall’articolo 33 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n.29.
Si tratta di un procedimento che potrebbe essere richiesto da:
- il dipendente interessato
- l’amministrazione di appartenenza
- l’amministrazione di destinazione
Inoltre, è necessario per ogni operazione di mobilità stabilire quanti posti possono essere destinati alle selezioni interne e le graduatorie e la quantità di posti a coprire tramite concorsi pubblici. È proprio qui, nei posti destinati alla selezione pubblica, dove è possibile individuare i posti da utilizzare per mobilità o passaggi diretti.
Per avviare un’operazione di mobilità dipendenti pubblici, una volta confermata la disponibilità del posto vacante da coprire, è necessario presentare alcuna documentazione:
- Domanda di “Nulla Osta”
- Domanda di Trasferimento
- Curriculum Vitae
Questi documenti devono essere inviati alle due amministrazioni coinvolte, quella di appartenenza e quella di destinazione. In questo modo, possono metterci d’accordo nell’accettazione oppure no del trasferimento.
Bisogna sottolineare che un’operazione di mobilità dipendenti pubblici non implica l’estinzione del rapporto di lavoro ma la continuazione di questo con la nuova amministrazione di appartenenza.
febbraio 5th, 2013 at 11:45
Salve Dott.ssa Buscherini. In merito al suo post relativo alla mobilità dei dipendenti pubblici, le volevo porre il seguente quesito. E’ possibile prevedere una procedura di mobilità volontaria tra un dipendente di un ente pubblico di ricerca verso una struttura delle Forze Armate, in particolare Corpo Forestale e NOE dei Carabinieri, pensando ad un suo inquadramento nella parte tecnica dell’arma?.
La ringrazio per la sua disponibilità.
Cordiali saluti
marzo 24th, 2013 at 17:32
Buonasera Dott.Buscherini,sono docente di scuola elementare,laureata in Scienze Politiche,vorrei fare la mobilita’ ad altra P.A. come ad es.Trinunale di Taranto,Prefettura o Procura.Mi potrebbe per piacere dire se cio’ e’ possibile? Anticipatamente La ringrazio e Le porgo Distinti Saluti.
giugno 6th, 2013 at 15:34
Buonasera, vorrei sapere, in caso di mobilità il dipendente ha diritto ad essere segnalato ai corsi dall’amministrazione cedente?