Prima di eseguire analisi e visite specialistiche è sempre più importante assicurarsi della serietà e professionalità del laboratorio a cui si ha intenzione di rivolgersi.
Spesso, infatti, vengono trovati falsi medici senza laurea o anche persone competenti che eseguono analisi abusivamente.
Ne è un esempio il caso di un ex dipendente dell’ospedale Civico di Palermo che con l’aiuto della figlia biologa eseguiva esami di tipo clinico-citologiche, senza autorizzazioni né requisiti strutturali.
Le analisi, tra cui il pap-test per la scoperta preventiva di tumori all’utero, venivano svolte in un laboratorio abusivo con attrezzature e dispositivi non standardizzati, compromettendo in questo modo anche l’esito dell’esame.
Secondo le stime delle forze dell’ordine, le persone truffate sono circa cinquemila; queste, attualmente in via di identificazione, saranno invitate a ripetere le analisi in strutture organizzate e competenti.
Allo scaltro medico, invece, spetta la contestazione del reato di esercizio abusivo della professione e di mancata autorizzazione.
Inoltre, sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire:
- le dimensioni del giro d’affari;
- eventuali complicità, soprattutto da parte di altri dipendenti del settore sanitario;
- l’eventuale scorrettezza nel trattamento di rifiuti “speciali”, derivanti dall’uso di reagenti chimici.
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