Si è da poco svolto l’incontro fortemente voluto dalle associazioni sindacali con lo stato maggiore della marina rappresentata dal Capo del primo reparto, Ammiraglio P. Luciano Ricca. Tale riunione era diventata necessaria alla luce delle disposizione della Legge 135/2012 e della Legge 244/2012, entrambe incluse nel progetto di riordino dello strumento militare.
Uno dei primi punti affrontati è stato quello del Distaccamento della M.M. di Messina che coinvolge circa 210 lavoratori e che dovrebbe chiudere i battenti il 31 dicembre 2013. Le associazioni sindacali, insieme con il prefetto di Messina e con la RSU territoriale, stanno cercando di elaborare un piano alternativo alla chiusura che preveda un reinserimento in qualche forma dei lavoratori all’interno del comparto sicurezza, mantenendo così il posto di lavoro.
Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Funzione Pubblica di Messina sottolinea come “al riguardo è stata data una disponibilità in merito ed è stato precisato che, comunque, il termine indicato non è perentorio. Non per questo bisogna stare fermi e quindi, acquisita la disponibilità del Contrammiraglio Camerini, è stato deciso di dare vita a un tavolo tecnico locale per dare vita ad un progetto vero e serio di riordino nell’ambito della stesso territorio messinese”.
Ma questo incontro ai vertici è stato fortemente voluto dalle associazioni sindacali che da sempre lottano per il loro coinvolgimento in posizione attiva nelle scelte organizzative del comparto aveva come oggetto in senso più esteso la direttiva n. 2/2012 a firma dell’attuale Capo di SMM e prossimo Capo di SMD, la quale prevede da un punto di vista ordinativo, la riorganizzazione della Marina Militare in quattro aree (centrale; operativa; logistica e formativa). Per ciò che concerne l’operatività invece, il Comando in capo della Squadra navale viene elevato a unico referente operativo.
Queste modifiche arrivano tra l’altro e si inseriscono perfettamente all’interno del contesto della neonata legge num. 244 del 31 dicembre 2012, “Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia” finalizzata al riequilibrio della spesa militare intervenendo sul personale con tagli fino al 2024 di 10mila posti di lavoro civili e di 33mila militari.
Questa legge, con il governo Monti dimissionario, è una legge delga, che quindi attende conferma effettiva dal prossimo governo in acrico. Per questo i sindacati non m ollano la presa e hanno già anticipato che sarà una lunga lotta: “a noi questa legge delega non piace, e comunque non consideriamo conclusa la nostra battaglia per cambiarla. La riprenderemo con forza di fronte al nuovo Parlamento e al nuovo Ministro, ai quali chiederemo sin da subito di rivedere alcune parti della delega e di procedere al varo dei decreti attuativi anche attraverso un confronto preventivo, vero e serio, con le Rappresentanze del personale, e dunque anche con le OO.SS. nazionali, relegate in quest’ultimo anno ad un ruolo del tutto secondario da un Ministro che ha sempre predicato bene ma razzolato davvero male”.
Iscrizioni Scuola: Il Miur è soddisfato. “La macchina organizzativa sta funzionando al meglio e senza particolari problemi. Ad appena mezz’ora dall’apertura dei termini sono state già 1.226 le domande inviate. Alle 13:00 sono pervenute 13.002 domande, di cui 7.594 sono state inoltrate alle scuole, mentre le altre sono state compilate ma tenute in sospeso dai genitori ancora indecisi”.
Un successo senza precedenti almeno nelle prime sue ore di vita quello che è stato registrato dal MIUR con l’avvio del sistema di registrazione telematica, per le iscrizioni scuola, che per la prima volta nella storia della scuola in Italia consente di effettuare le iscrizioni alla scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado esclusivamente on line fino al 28 febbraio prossimo.
Il sistema di registrazione telematica per le iscrizioni scuola permetterà un risparmio allo stato d 84.000 ore di lavoro all’interno delle segreterie scolastiche che fino ad oggi si occupavano di inserire manualmente i dati riportati sul moduli cartacei.
La vera e più incisiva novità dell’introduzione di questo sistema di registrazione telematica per le iscrizioni scuola non riguarda solo il risparmio in termini monetari e di burocrazia, ma riguarda anche la migliori a livello organizzativo e gestionale che da esso deriva. Qualora chiaramente venga messo a punto. Conoscere in tempo reale il numero degli iscritti grazie al sistema di registrazione telematica permetterà ai presidi degli istituti di poter predisporre del proprio organico molto prima di quanto non avvenga con il vecchio sistema, gestendo quindi l’inserimento o la cancellazione di nuove classi e dei rispettivi insegnanti.
Le campane però sono sempre almeno due e se da parte del MIUR arriva grande soddisfazione, altrettanto non si può dire dal fronte degli studenti che da subito hanno denunciato anomalie di questo sistema d’iscrizioni scuola: “adesso, a quanti iscritti siamo arrivati? Questa domanda non sembra trovar risposta: il sito è bloccato (…) è in tilt e si è trovato completamente impreparato. Viste le premesse siamo convinti che si creerà una gran confusione, tantissimi saranno gli studenti che non riusciranno a iscriversi”.
Stessa sorte del sistema d’iscrizioni scuola online probabilmente per l’elevato numero di accessi, anche per il sito www.iscrizioni.istruzione.it, cui occorre registrarsi prima di effettuare l’ iscrizione vera e propria. Insomma altro che un successo! Per i genitori dei quasi due milioni di studenti che devono iscriversi, questo sistema di registrazione telematica pare essere una vera e propria odissea.
Dato l’evidente blackout, il capo dipartimento del Miur Giovanni Biondi si è affrettato a precisare che famiglie e studenti non devono avere alcuna fretta di usufruire del sistema d’iscrizioni scuola online “perché non si acquista alcuna priorità. Questa corsa è difficile da comprendere. C’è tempo, si può fare l’iscrizione 24 ore su 24”.
E dire che un allarme sul funzionamento del sistema d’iscrizioni scuola online era stato lanciato anche dai sindacati di categoria, dalla UIL in particolare attraverso una circolare del suo segretario Di Menna; per evitare che l’afflusso di genitori impazienti riempisse i corridoi delle scuole, si invitava infatti “i competenti uffici dell’amministrazione a seguire con la massima attenzione la questione del sistema d’iscrizioni scuola evitando la paralisi del sistema nel momento in cui numerose famiglie, rispondendo alle indicazioni, si collegheranno al portale scuola in chiaro e, in caso di difficoltà, si riverseranno nelle scuole per ottenere la prevista assistenza, in aggiunta a quel 30% circa di famiglie che nel nostro paese non è in possesso di un personal computer, in virtù dell’invito in tal senso esse rivolto dalla circolare”.
Il tempo per le iscrizioni scuola scadrà solo il 28 febbraio, quindi i prossimi giorni saranno decisivi per capire se il tilt registrato oggi è superato e quindi se il sistema di registrazione telematica funziona e può essere promosso.