Dirigenti Scolastici Trasferimenti.
L’estate scorsa è stata una stagione decisamente calda per il MIUR e le associazioni sindacali in ambito scolastico in termini di criteri e modalità per il conferimento o il cambio degli incarichi dirigenziali previsti nel contratto integrativo, ovvero dirigenti scolastici trasferimenti.
- 22 giugno termine per la presentazione delle richieste di cambio di incarico in ambito interregionale
- 3 luglio scadenza per la trasmissione delle domande agli uffici scolastici di destinazione
- 15 luglio ultimo giorno utile per compiere tutte le operazioni burocratiche necessario ai trasferimento
Una tabella di marcia piuttosto fitta che non avrebbe dovuto creare alcun problema o malumore.
Non è stato invece così, poiché la circolare riassuntiva inviata dal MIUR a tutti i direttori generali regionali, riguardo i dirigenti scolastici trasferimenti, è stata fortemente contestata dai sindacati di categoria. In particolare al punto in cui afferma che “nel caso in cui ad un dirigente con contratto annuale su sede sottodimensionata sia assegnata anche un’altra sede sottodimensionata, non spetterebbe il compenso per la reggenze”.
L’opposizione dei sindacati, a questa decisione sui dirigenti scolastici trasferimenti, è stata così forte che è stata valutata l’ipotesi di creare addirittura un contratto integrativo nazionale per la tutela dei dirigenti colpiti dalla violazione delle norme contrattuali vigenti.
Ma qual è la modalità di presentazione della domanda? I trasferimenti dei dirigenti scolastici devono esser richiesti tramite la procedura on line, compilando un modulo apposito, accedendo all’area riservata dal sito web della propria regione, dopo avere effettuato la registrazione.
Secondo la circolare del MIUR la richiesta di dirigenti scolastici trasferimenti a richiesta del dirigente segue due criteri:
a) esperienze professionali e competenze maturate;
b) a parità di condizioni ha maggiore rilevanza chi abbia maturato nell’attuale sede di servizio un maggior numero di anni e/o si impegni a permanere per almeno due incarichi consecutivi nella sede richiesta, con espressa rinuncia ad avvalersi della facoltà di chiedere mutamento dell’incarico.
La graduatoria definitiva verrà poi resa pubblica insieme a un’altra serie d’informazioni, ovvero: