Il bullismo nelle nostre scuole purtroppo è una realtà che, inoltre, aumenta continuamente. Eurispes e Telefono Azzurro parlano di questi fatti dall’anno 2000 tramite il “Rapporto sulla condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza”.
Nel 2002, primo anno in cui il bullismo a scuola diventa preoccupante in Italia, il 55’3 % dei bambini e il 63, 8% degli adolescenti maschi assicurarono di avere picchiato o minacciato qualcuno in alcuna occasione.
La cosa più preoccupante invece, non sono tanto i dati (che sono molto preoccupanti) ma l’indifferenza con la quale viene affrontato questo argomento da parte di istituzioni, presidi di scuole, e alcuni genitori e docenti. Su questo punto si è pronunciata recentemente la Cassazione che parla perfino di punizioni penali nei casi più gravi di “bullismo a scuola” o aggressioni.
Casi gravi di bullismo a scuola sono, ad esempio, colpi che possano lasciare segni più o meno gravi; danni alle cose; offese o diffamazioni, minacce; presse in giro o molestie, soprattutto se realizzate davanti ad altre persone e con l’obiettivo di umiliare la vittima. Tutti questi atteggiamenti sono presenti nel codice penale e, anche via web, possono avere conseguenze molto gravi a lungo termine nelle persone che le subiscono.
Secondo lo studio, la maggior parte dei bambini che soffre bullismo a scuola appartiene al gruppo di bimbi che “non sanno difendersi o non reagiscono” (38,4 % di bambini e 63,6 % di adolescenti); un secondo luogo è occupato dai bambini stranieri, sempre più numerosi nelle scuole italiane.
Per trovare una soluzione a questa problematica e ridurre i casi di bullismo in Italia è nato il progetto “Prevenzione Bullismo – Formazione alle relazioni interpersonali per insegnanti”. Questo programma ha lo scopo di sensibilizzare la società in generale e gli insegnanti in particolare sul tema del bullismo a scuola.
Questo progetto contro il bullismo a scuola ha avuto una durata triennale e 181 insegnanti sono stati coinvolti. Tramite diverse attività e workshop sono stati invitati a lavorare su se stessi e sugli altri per migliorare le loro capacità di risposta davanti situazioni di bullismo a scuola.
Il risultato del progetto è stata la nascita di 63 azioni anti – bullismo a scuola e 25.000 studenti raggiunti. Ad oggi, il progetto è diventato un libro “Essere felici a scuola”: con le testimonianze e i casi più rilevanti. Inoltre, nel libro sono presenti alcuni consigli e istruzioni per docenti e personale della scuola. Il libro sarà distribuito da martedì prossimo.
Fonte: Buonenotizie.it