This entry was posted on mercoledì, novembre 20th, 2013 at 09:00 and is filed under Dipendenti Statali. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Il comparto sicurezza non trova proprio pace. Se da una parte arriva una buona notizia, dall’altra la sciagura è alle porte.
Dopo l’approvazione del Decreto Legge del 31 agosto scorso, convertito in legge con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della Legge 30 ottobre 2013, n. 125 che introduce “disposizioni urgenti in tema di immissione in servizio di idonei e vincitori di concorsi, nonché di limitazioni a proroghe di contratti e all’uso del lavoro flessibile nel pubblico impiego” che dava ampie prospettive di occupazione al precariato del pubblico impiego compreso anche il reparto sicurezza – ambito nel quale le proporzioni del fenomeno dei precari hanno raggiunto proporzioni drammatiche - arriva il dramma della Sardegna che non lascia immuni neanche i Carabinieri e che coinvolge in prima persona anche il settore sicurezza e difesa in generale.
Quasi 3000 evacuati e 18 vittime accertate tra le quali anche Luca Tanzi, l’Assistente capo della Polizia di Stato, in servizio alla squadriglia della questura di Nuoro, sposato e padre di due bambini. E’ stato vittima di un incidente stradale mentre era alla guida del suo fuoristrada sulla provinciale 46, che collega Oliena a Dorgali, proprio quando il ponte ha ceduto a causa del maltempo, scaraventando nel vuoto il mezzo.
I tre colleghi che erano con lui sono stati ricoverati all’Ospedale di Nuoro ma non sono in pericolo di vita.
Per il poliziotto invece non c’è stato nulla da fare. Il fuoristrada e i 4 poliziotti erano in servizio per dare soccorso alla cittadinanza colpita duramente dal maltempo anomalo di questi giorni.
Le immagini della Caserma dei Carabinieri colpita dall’alluvione in Sardegna.
Il decreto D’Alia, dal nome del Ministro che l’ha portato alla luce, prolunga l’efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato anche nel comparto sicurezza e difesa, superando finalmente quella famigerata Spending Review, che aveva ridotto il numero del personale arruolabile nell’Arma dei Carabinieri e nelle Forze di polizia, portandolo dal 100 % del personale in uscita al 20%.
Va detto che già la legge di stabilità del 2013 aveva attenuato alcuni degli effetti negativi dei tagli del Governo Monti, aumentando la percentuale del personale in entrata.
Il provvedimento dell’esecutivo Letta ancora di più mira a continuare questo percorso. Ora però con gli ultimi avvenimento drammatici, tutto prende un’altra forma e un’altra valenza.
Rimane un traguardo importante, ma la priorità è diventata un’altra: aiutare quella parte d’Italia sommersa da acqua e fango.