This entry was posted on martedì, ottobre 18th, 2016 at 19:10 and is filed under Dipendenti Statali. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
La Legge di Stabilità 2017 (che a partire da quest’anno si chiama Legge di Bilancio) è stata varata lo scorso weekend (sabato 15 ottobre) dal Governo Renzi, tra le critiche di sindacati ed opposizione ed i plausi moderati di alcuni tra gli addetti ai lavori. Ora la lunga la corsa verso l’approvazione nel dibattito presso la Camera dei deputati. Un percorso che non sarà scevro da ostacoli. Ma vediamo immediatamente i punti chiave della Manovra 2017 per Pubblico Impiego e forze dell’ordine.
La cifra (ovverosia lo stanziamento previsto) relativa al Pubblico Impiego da mettere in evidenza ammonta a quota 1,9 miliardi: un dato coerente con quanto definito in ambito di principi guida nelle slide (in attesa vista dei documenti ufficiali che sono invece in via di definizione, ieri è stato inviato alla Unione europea il Documento programmatico di bilancio 2017). Al centro dell’attenzione, oltre al rinnovo dei contratti della Pubblica Amministrazione, sono collocati anche gli interventi sulle forze dell’ordine (500 milioni di euro) e le 10mila assunzioni annunciate dal premier Renzi nei giorni scorsi. Quest’ultima misura, in realtà, non dovrebbe pesare troppo sulle dinamiche di finanza pubblica, perché si tradurrà soprattutto in stabilizzazioni nel settore sanitario, interessando quindi personale che già riceve uno stipendio dalla Pubblica Amministrazione.
L’agognato rinnovo dei contratti sarà accompagnato con tutta probabilità da una revisione delle regole sul salario accessorio. Tuttavia per raggiungere l’obiettivo sarà necessario ritoccare le griglie rigide introdotte dalla riforma Brunetta del 2009 e rimaste inattuate. “Ora confronto aperto su regole e priorità”, afferma il ministro per la Funzione Pubblica Marianna Madia. Un confronto che non sarà affatto facile, con i sindacati sulle barricate.
Con il varo della nuova Legge di Stabilità arriva anche il momento della riorganizzazione della carriera di militari e agenti di polizia? Sembrerebbe proprio di sì. Il disegno di Legge di Bilancio varato dal Governo riapre la prospettiva. Vengono stanziati 390 milioni di euro, da sommare a 119 milioni già disponibili. Si tratta del cosiddetto “rifinanziamento del riordino”. Sono presenti i fondi indispensabili per rimodulare gli scatti, gli avanzamenti e le promozioni, i titoli richiesti nelle qualifiche, i passaggi dai ruoli dei sottufficiali, nel caso specifico del personale militare, a quelli dei sottoufficiali.
Ma quanto denaro in più entrerà in busta paga a partire dall’anno prossimo? In una bozza di ipotesi distribuita ai sindacati di polizia dal dipartimento di Pubblica Sicurezza, guidato dal prefetto Franco Gabrielli, si delinea una possibile modifica dei parametri di stipendio. Ecco gli aumenti che dovrebbero concretizzarsi dal 1 gennaio 2017: per gli agenti l’incremento sarà del 3%, per l’assistente capo con cinque anni di anzianità del 5%, mentre per un sovrintendente capo con otto anni di qualifica ammonterà al 5,5%. A parere del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, con il finanziamento il nuovo riordino delle carriere sarà “una vera e propria legge sul merito”, aggiungendo che sono stati “resi strutturali gli 80 euro” di bonus. Misure di rilevo per tutto il personale impiegato presso le forze dell’ordine.