I prestiti Inpdap, sono finanziamenti agevolati per dipendenti pubblici e statali che ha sempre erogato l’Istituto Nazionale di Previdenza per i dipendenti dell’amministrazione Pubblica, INPDAP, a condizioni davvero agevolate. Infatti, l’Inpdap si occupava della previdenza per i dipendenti pubblici e statali ma anche dell’erogazione di prestiti pluriennali diretti, o prestiti Inpdap.
Con la soppressione dell’Inpdap tramite il decreto legislativo 201/2011 pubblicato sulla gazzetta ufficiale n°284 del 6/12/2011 c’è stata un po’ di confusione riguardo la possibilità di ottenere ancora i prestiti Inpdap. Ricordiamo che dall’inizio di quest’anno, l’Inpdap è passato a fare parte dell’Inps, e ora è quest’ultimo a gestire tutte le competenze che finora realizzava l’Inpdap per quel che riguarda il sistema previdenziale dei lavoratori dello Stato.
Ma cosa succede con questo tipo di prestiti? Come possono i dipendenti pubblici ottenerli ora che non esiste più l’Inpdap?
La risposta è si.
E’ possibile ottenere prestiti Inpdap attraverso diverse società finanziarie, convenzionate con l’ex Inpdap, che hanno conservato le condizioni agevolate nei prestiti erogati a dipendenti pubblici e statali.
Si tratta di prestiti Inpdap con cessione del quinto per lavoratori presso la Pubblica Amministrazione che, addirittura offre ulteriori vantaggi per i dipendenti.
Per ottenere Prestiti Inpdap con Cessione del Quinto l’unico requisito è avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato come dipendente pubblico. Infatti, anche i dipendenti con segnalazioni o protesti possono ottenere il finanziamento, sempre che abbiano un contratto stabile di lavoro.
- Rimborso automatico tramite la busta paga
- Possibilità di dilazionare il rimborso fino a 120 mesi
- Rata di restituzione e tasso d’interesse fissi
- Ottenibile con altri prestiti in corso
- Erogazione in pochi giorni
- Non si deve motivare la richiesta
Come abbiamo appena detto, una delle particolarità più vantaggiose dei prestiti Inpdap con cessione del quinto è proprio la modalità di rimborso tramite la busta paga del dipendente. Questa restituzione avviene ogni mese in automatico ed è l’amministrazione di appartenenza a realizzare le trattenute corrispondenti. In questo modo, non esiste il rischio di dimenticare una rata o una scadenza.
Il motivo principale è che i prestiti Inpdap sono uno prodotto finanziario poco rischioso per le banche. La presenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso lo Stato infatti è una garanzia molto potente, per tanto, è un finanziamento conveniente tanto per il dipendente quanto per la società finanziaria.
Roberta Buscherini
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Pensione Carabinieri: Nel 2012 sono stati previsti provvedimenti e normative che, se vengono approvati, implicheranno modifiche importanti per quel che riguarda la pensione carabinieri e l’accesso al sistema previdenziale da parte di tutti gli appartenenti al comparto sicurezza-difesa in generale.
I nuovi requisiti previsti dal governo Monti sono considerati soltanto a decorrere dal 1 gennaio 2013. Inoltre, è stato specificato che al personale che matura i requisiti per andare in pensione, di vecchiaia o anticipata, non si applica la c.d. “finestra mobile” (permanenza in servizio di ulteriori 12 mesi), ovvero il differimento del trattamento pensionistico decorsi 12 mesi dalla maturazione dei requisiti. Il motivo è che vengono introdotti nuovi requisiti, più elevati, non compatibili con la “finestra mobile”.
Requisiti anagrafici e contributivi per accedere alla pensione carabinieri di vecchiaia.
Requisiti fino al 31 / 12 / 2012 |
Requisiti dal 1 / 1 / 2013 AL 31 / 12 / 2015 * |
Requisiti dal 1 / 1 / 2016 al 31 / 12 / 2017 ** |
Requisiti dal 1 / 1 / 2018 |
60 |
61 e tre mesi |
61 e otto mesi |
63 |
61 |
62 e tre mesi |
62 e otto mesi |
64 |
62 |
63 e tre mesi |
63 e otto mesi |
64 |
63 |
64 e tre mesi |
64 e otto mesi |
65 |
65 |
66 e tre mesi |
66 e tre mesi |
66 e sette mesi |
*Questi requisiti sono compresivi degli incrementi della speranza di vita per il triennio 2013 – 2015
**Questi requisiti sono da adeguare agli incrementi della speranza di vita per il triennio 2016 – 2018
Per quel che riguarda l’accesso alla pensione di vecchiaia dei carabinieri, a decorrere dal 1 gennaio 2013 è consentito soltanto ai carabinieri con almeno 42 anni e tre mesi di contributi.
Inoltre, il diritto alla pensione carabinieri anticipata è prevista:
2013 – 2015 |
2016 – 2018 |
2019 – 2020 |
58 anni e tre mesi |
58 anni e 3 mesi |
59 anni |
37 anni di contributi |
39 anni di contributi |
40 anni di contributi |
Il personale dell’Arma dei Carabinieri che entro quest’anno, fino il 31 dicembre, raggiungerà i requisiti per andare in pensione in vigore, fino all’arrivo del nuovo regolamento, avranno il diritto all’accesso e alla decorrenza della pensione carabinieri vecchiaia e anzianità secondo le previgenti regole, ovvero 60 anni di età e 40 anni di contributi per il personale non dirigente. A queste cifre dovrà essere aggiunta la c.d. “finestra mobile”, se i requisiti sono stati raggiunti dopo l’1 gennaio 2011.
Nel caso dei dirigenti, i limiti di età vengono mantenuti ( 60 anni da agente a 1 dirigente, 63 anni dirigente superiore e 65 anni dirigente generale). Inoltre, è possibile l’accesso al pensionamento con le norme previgenti anche per i carabinieri che, al 31 dicembre 2011, abbiano raggiunto la massima anzianità contributiva (80 %), sempre che il requisito dei 53 anni di età venga raggiunto entro il 31 dicembre 2012.
QUESTI REGOLAMENTI NON SONO ANCORA STATI APPROVATI, SONO SOLTANTO UNA PREVISIONE, PER IL MOMENTO VA RISPETATA LA NORMATIVA IN VIGORE.
I dipendenti dello Stato, proprio per la loro condizione di dipendenti statali, possono ottenere finanziamenti riservati proprio alla loro categoria, in modo vantaggioso e semplice.
Si tratta di finanziamenti tramite la cessione del quinto o il prestito delega: per ottenerli è soltanto necessario avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Vediamo di analizzare queste formule finanziarie:
La cessione del quinto è un prestito non finalizzato, ciò significa che i richiedenti non devono giustificare la richiesta né spiegare lo scopo dell’importo in questione. Una delle particolarità di questo finanziamento è la modalità di rimborso tramite la propria busta paga del titolare, in questo modo sarà la propria amministrazione di appartenenza a trattenere le corrispondenti rate senza che il dipendente deva preoccuparsi da pagare.
Altri vantaggi della cessione del quinto sono:
- Rata fissa
- Tasso invariabile
- Possibilità di estinzione anticipata
- Possibilità di rinnovo
- Accessibile anche nel caso di dipendenti segnalati o protestati
È importante sottolineare che, nella cessione del quinto, l’importo massimo ottenibile dipende dallo stipendio del richiedente in quanto le rate mensili non possono superare un quinto di questo compenso. In questo modo, l’importo massimo viene calcolato approssimativamente dalla moltiplicazione di questa cifra per il numero di rate (massimo 120).
Per saperne di più: prestito delega.