This entry was posted on giovedì, giugno 22nd, 2017 at 08:08 and is filed under Dipendenti Statali. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
“L’aggiornamento delle graduatorie sta portando alla luce una allarmante realtà: tanti giovani laureati e tanti lavoratori precari di altri settori stanno letteralmente assalendo le nostre sedi per avere uno spiraglio di luce nel complesso e faticoso cammino nel mondo dell’insegnamento”.
A dirlo è Salvo Inglima, segretario generale di CISL Suola Bergamo a fronte dell’aumento inaspettato di lavoro che si trovano a gestire i sindacati di categoria in tema di presentazione domande per le graduatorie di seconda e terza fascia utili per le supplenze con validità provinciale.
Ricordiamo prima di tutto proprio le scadenze di queste presentazione: entro il 24 giugno prossimo la domanda dovrà essere fornita in forma cartacea, e poi, dal primo al 20 luglio, si dovranno indicare le preferenze utilizzando la piattaforma on line.
La situazione quasi inverosimile che si è creata all’interno delle sedi dei maggiori sindacati di categoria è lo specchio di questa riforma. La sintesi dell’immenso scarto che si registra tra domanda e offerta di lavoro nel comparto scuola. E non solo purtroppo.
A questo poi vanno aggiunte tempistiche a dir poco strette che di sicuro non aiutano il fluido svolgersi dell’iter amministrativo di presentazione. “Le nostre scuole avranno a disposizione praticamente meno di sei giorni (dal 24 al 30 giugno, comprensivi di un sabato e di una domenica) per esaminare le domande ricevute, controllarne la regolarità e inserirle a sistema. Tempi ristrettissimi, che mettono a dura prova uffici già alle prese con organici inadeguati e col divieto di sostituire il personale assente”. A sottolinearlo è Maddalena Gissi, segretario generale Cisl Scuola.
Perché al di là dei numeri immensi di questa corsa contro il tempo per presentare domanda, il vero problema rimane la poca chiarezza: come ad esempio il fatto che i prossimi concorsi che saranno riservati a coloro che abbiano maturato almeno 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi Universitari conseguiti in attività psicopedagogiche.
Ricordiamo poi che chi supererà questo concorso dovrà svolgere un corso di formazione triennale, un tirocinio e solo alla fine di questo e percorso approderà alla vera e propria funzione di docente.